(Testo e Musica di Angelica Lubian)
Lo senti il polso, sì?
L’aria intorno garantisce l’esistenza
anche se cerchi
di alimentare il fuoco per bruciarmi tutto l’ossigeno.
Sistemati i pantaloni e
stringi forte la cintura al punto giusto che
ci saranno tempi duri
e vacche magre per te.
Ti ci vedevi a scartarmi ansimante,
mi ci vedevi a leccare il tuo seme,
temendo già che lasciassi lo spazzolino da te.
Ripesco la saliva
che mi hai sputato in bocca, ci farò del fango,
unguento per gli occhi,
così da leggere dei tuoi successi,
cieca non più.
Con un colpo di tosse
sparisci dal mio organismo.
Vortice di verde, inietto bile nelle vene
e brindo, brindo alla vita.
Ti ci vedevi a scartarmi ansimante,
mi ci vedevi a leccare il tuo seme,
temendo già che lasciassi lo spazzolino da te,
temendo già che lasciassi lo spazzolino da te,
temendo già che vendessi la tua piantina del tè.