Profumo di paglia


(Testo e Musica di Angelica Lubian)

Non calpestavo quel legno
almeno da quando mangiavo le margherite.
Dicono che reggono le travi del fienile,
ragnatele a sostener la tesi, lassù.
Il nido fatto di poco, a loro basta
solo terra, acqua e lavoro.
Dicono che reggono le ali delle rondini,
rotolando nell’aria libera, libere lassù.
Quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche anziché vivere, vivere, vivere!
Profumo di paglia imballata per essere regalata
alle mie narici assetate
di natura povera… o povera sono io??
Quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche anziché vivere, vivere, vivere!
Ma quanto, quanto ci perdiamo giorno dopo giorno?
Nei meandri della psiche, sul lettino di un “dottore”,
nella fiera dell’inutile, anziché vivere, vivere, vivere!
Pesante terra secca nera sgretolarsi in mano,
trasparenti fili elastici resistere al
vento che solletica la pelle in superficie e
nel profondo, nel profondo.