Pur che se ne parli


(Testo e Musica di Angelica Lubian)

Lo dico a tutti, che tutti mi sentano:
odio il freddo e non sopporto un altro inverno.
Tutti lo sappiano che dormo
con tre paia di calzetti ai piedi e no che non si può, proprio no!
Voglio che tutti, tutti ne parlino:
esco a cena con quell’attore, il mio grande amore.
Tutte mi invidiano perché
non sanno che sarò la cameriera della tavolata, è un dettaglio di facciata
e me ne son scordata, spesso io mi dimentico.
Pur che se ne parli, tanto bene tanto male tanto vale.
Come dei fratelli; abbracci, baci e sulla schiena colpi di coltelli.
Voglio che tutti, tutti mi guardino
prodigare il mio aiuto a chi soffre pene d’inferno.
Tutti mi plaudano mentre
offro un euro per la causa della fame sul pianeta; la coscienza è ripulita
e me la son cavata perché io non dimentico.
Pur che se ne parli, tanto bene tanto male tanto vale.
Come dei fratelli; abbracci, baci e sulla schiena colpi di coltelli.
Quello che conta non è quello che dico ma che risuoni forte l’eco.
Pur che se ne parli, bene o male cosa importa? Tanto è uguale.
I forget about me dimentico mi dimentico di me.
I forget about me dimentico mi dimentico di me.
I forget about me dimentico dimentico dimentico di me.
Pur che se ne parli, tanto bene tanto male tanto vale.
Siamo come dei fratelli; abbracci, baci e sulla schiena colpi di coltelli.
Quello che conta non è quello che dico ma che risuoni forte l’eco.
Pur che se ne parli, bene o male cosa importa? Tanto è uguale.